Letture 2017

Esistenza: crisi e creazione

 
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Esistenza: crisi e creazione è una conferenza che Henri Maldiney ha tenuto a Lione il 23 e 24 novembre 1990. Un’occasione per riunire ex-allievi, lettori, amici e colleghi che hanno approfittato di quest’incontro per esortarlo a esprimersi sulla sua opera filosofica e sull’unità del proprio pensiero. Ma anche e soprattutto un’occasione per rendere omaggio e celebrare un pensatore creativo e rivoluzionario che si è sempre tenuto in disparte dalle “agitazioni mondane” del pensiero stesso. Questo testo è particolarmente interessante perché riassume i presupposti chiave della sua riflessione che traspare già nel titolo e nelle prime righe: “crisi e creazione sono le discriminanti dell’esistenza come tale”, caratterizzata da una costituzione antilogica e paradossale, un’articolazione che va al di là della rappresentazione e che è legata al nostro emergere come esistenti. Rifacendosi a un’analisi strettamente fenomenologica, Maldiney esplora la dimensione “estetica” dell’esistenza, l’aisthésis, legata all’arte ma anche alla psicopatologia ed espone il proprio rapporto con la filosofia di Husserl e di Heidegger.


Henri Maldiney nasce a Meursauli, in Borgogna, nel 1912. È considerato una delle figure più importanti del panorama filosofico francese contemporaneo. Filosofo eclettico, grande conoscitore e appassionato di arte accidentale e orientale, Maldiney ha saputo tracciare con originalità e innovazione un audace parallelismo tra l’estetica e la psicopatologia a partire dalla fenomenologia di ispirazione husserliana.

Fondamentali per comprendere il suo pensiero sono i neologismi da lui coniati, la transpossibilità , o apertura della possibilità, e la transpassibilità , o apertura all’evento, che costituiscono le dimensioni profonde e nascoste della nostra esperienza.


Maude Dalla Chiara ha svolto attività di ricerca sulla fenomenologia presso l’Archivio Husserl di Lovanio, l' Università degli Studi di Padova e di Parigi. Si è occupata del pensiero di Maldiney a partire dalla fenomenologia di Husserl e di Merleau-Ponty nella tesi di dottorato discussa all’Università Parigi XII. Traduttrice letteraria e curatrice di diverse opere filosofiche e letterarie francesi, insegna traduzione e comunicazione a Parigi.


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